Home città Guidonia Guidonia, 5S senza numeri: salta il consiglio. In ballo le regole sui tributi

Guidonia, 5S senza numeri: salta il consiglio. In ballo le regole sui tributi

Guidonia, 5S senza numeri: salta il consiglio. In ballo le regole sui tributi

di Gea Petrini

Maggioranza in apnea, per la seconda volta in un mese i cinque stelle sono senza numeri e il consiglio comunale di Guidonia Montecelio salta. Assenti due elette, Laura Spinella e Laura Santoni, quanto basta per dire niente consiglio. Di fronte all’ennesima prova a vuoto dei pentastellati, l’opposizione ha preferito certificare la debolezza della maggioranza, non prestando i propri numeri per tenere in piedi la seduta. Se ne riparlerà mercoledì in seconda convocazione, quando cioè la soglia si abbassa. Le polemiche politiche, però, sono esplose un minuto dopo il sipario.

Scintille e attacchi la minoranza e i 5S

L’opposizione presente ha accusato: “È evidente che la maggioranza non ha più i numeri per governare questa città, è ora di riconsegnare la parola ai cittadini e andare al voto”, ecco la posizione di Pd, Polo civico, Lega e FdI. Con loro anche i due consiglieri del gruppo misto, gli ex cinque stelle Claudio Zarro e Loredana Terzulli: “Quando la fantasia supera la realtà. Qualcuno al loro interno non ha il coraggio di assumersi la responsabilità di tale debacle. Qualcuno al posto del presidente del consiglio comunale comunica tramite facebook al suo posto la seconda convocazione per mercoledì. Dov’è la comunicazione ufficiale? Ridicolo. Assumetevi la responsabilità delle vostre mancanze e se non siete in grado di governare, ditelo ai cittadini”. Ma dall’altra parte della barricata, si additano invece gli avversari, a tenere la linea cinque stelle pensa Claudio Caruso: “La minoranza pensa di fare questi giochetti per i prossimi due anni, per il gusto di qualche selfie in più ma la sostanza è nulla come le loro mozioni, solo fuffa”.

In discussione la rateizzazione per il pagamento dei tributi: Guidonia si adegua alla normativa nazionale

Fatto sta che la seduto a vuoto comporta il rinvio della discussione e del voto dei punti all’ordine del giorno. Il primo, il più delicato per le ricadute reali, è la modifica del regolamento per la concessione delle rateizzazioni per il pagamento dei tributi. Di che si tratta? Di fronte a situazioni di tributi non pagati, si adeguano le “regole” di Guidonia alla normativa nazionale su come riscuotere quei soldi. Un mancato allineamento alla normativa nazionale e agli orientamenti costituzionali che penalizza fortemente i cittadini prima ancora che le imprese del territorio. L’adeguamento comporterà la possibilità per il cittadino incapiente di rateizzare il debito anche se ci sono contenziosi aperti davanti alla commissione tributaria e senza la fideiussione a garanzia (che non è prevista a livello nazionale) ma con l’ipoteca del bene. Un’operazione che complessivamente garantirà all’ente un maggiore incasso di quello di adesso: basti pensare che ora per rateizzare viene chiesto, di fatto, di rinunciare all’impugnazione. Un tasto da non sottovalutare sempre e tanto più in nella fase eccezionale che sta vivendo l’Italia dove il rischio della recessione economica sotto la spinta del coronavirus è dietro l’angolo (in un contesto internazionale in cui l’Ocse ha tagliato le stime di crescita mondiali), e dove ci sono zone del Paese in cui si stanno sospendendo le cartelle pur di non soffocare il già poco ossigeno di cittadini e imprese.

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