A Fiumicino “non c’è un focolaio del coronavirus” lo hanno detto prima il sindaco Esterino Montino, quindi l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato nella conferenza stampa convocata in Comune a fronte dei tre casi risultati positivi. Una donna che era stata in provincia di Bergamo, suo marito e sua figlia, negativo invece il bambino più piccolo di 5 anni posto comunque in isolamento precauzionale. “Abbiamo già ricostruito tutti gli spostamenti della donna – ha detto D’Amato – da cui emerge che è stata in provincia di Bergamo dal 19 al 21 febbraio, in una località dove si sono registrati dei casi positivi al coronavirus”. Adesso i tecnici della Asl e dello Spallanzani sono al lavoro per ricostruire il quadro dei contatti stretti della coppia e “soprattutto della bambina”, a cominciare dalla scuola i cui locali saranno sottoposti a sanificazione. Una volta chiara la mappa dei contatti stretti, “saranno posti in sorveglianza attiva domiciliare – ha specificato l’assessore regionale – noi saremo qui perché non deve passare il messaggio della paura ma della serietà del lavoro, noi siamo con i cittadini di Fiumicino”.
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