Home città Guidonia Manovra finale, Di Palma sposta i dirigenti. Il decreto ha data posteriore alle dimissioni: “E’ solo un errore”

Manovra finale, Di Palma sposta i dirigenti. Il decreto ha data posteriore alle dimissioni: “E’ solo un errore”

Manovra finale, Di Palma sposta i dirigenti. Il decreto ha data posteriore alle dimissioni: “E’ solo un errore”

L’ultimo atto prima di lasciare il Palazzo, manovre finali, dicono i bene informati l’operazione fosse pronta con i fogli nel cassetto in caso di debacle. E così è stato. Sono stati spostati i dirigenti del Comune di Guidonia Montecelio, gli uomini giusti al posto giusto, il sindaco facente funzioni Andrea Di Palma in un venerdì a quanto pare convulso è andato prima in Giunta, poi ha firmato il decreto e quindi si è andato a dimettere, questa è la cronologia dei fatti come li racconta anche se le carte portano date diverse. Le dimissioni infatti sono state protocollate venerdì, il cambio negli uffici invece lunedì 13, poche ore prima quel consiglio che ha determinato lo scioglimento. Dopo quindi il passo indietro, ma la colpa è del dipendente incaricato, un “errore” di chi materialmente è andato a protocollare con tre di giorni di ritardo, questa è la tesi di Di Palma. L’ormai quasi ex non vede inopportunità, forzature nel decidere il cambio ai vertici negli uffici all’ultimo momento (formalmente anzi oltre l’ultimo) senza più una maggioranza, “ho rinnovato le deleghe di funzione ai dirigenti cercando di valorizzarli ciascuno per le proprie professionalità ma anche per l’impegno – dice – In questo modo la macchina potrebbe portare a termine alcune opere quali la scuola di Setteville Nord, la Caserma della Guardia di Finanza, anche in assenza di guida politica”. Un aggiustamento prima dell’arrivo del commissario, con gli uomini chiave risistemati in base alle necessità. Angelo De Paolis, architetto e fiduciario passa dall’Urbanistica ai Lavori Pubblici dove va via quindi Gianna Recchia che prende solo Demanio Patrimonio e Cave. Intanto la stanza dell’edilizia va nelle mani di Gerardo Argentino che tiene anche l’Ambiente. Un’unica finale mossa e più risultati ai fini del mantenimento delle politiche del centrodestra: togliere la Recchia dai Lavori Pubblici dandoli all’uomo di fiducia e nelle stesso tempo non sottoporre l’Urbanistica a scossoni nel caso in cui De Paolis sia costretto a tornare a Marcellina a lavorare.

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