Attacco feroce all’amministrazione di Guidonia a guida 5S sui servizi sociali e primo ingresso ufficiale nell’agone politico di Guidonia. Una prima volta non per i singoli, che si conoscono bene, ma per il partito. Con una nota sui servizi sociali, il partito di Renzi che si sapeva esistere tra comitati in vena di futuro, cambi di partito, e cerroniani delle civiche locali, esce finalmente allo scoperto nella terza città del Lazio. I renziani, ci sono, hanno il simbolo, e anche nome e cognome. Antonio De Leo, Mirko Sotorino, Felice Restaino e Salvatore Di Matteo, formazione a quattro firme per l’entrata in scena anti cinque stelle. Colpiscono gli inquilini del Palazzo sui servizi sociali, un settore alla deriva, segno – sostengono – del fallimento di Barbet e dei 5 Stelle.
“Ascoltando le storie di molte famiglie guidoniane, emerge un quadro di totale fallimento degli ultimi anni di politiche sociali – commentano a margine della conferenza su disabilità ed inclusione -. E’ inammissibile che un’amministrazione comunale non riesca a mettere a disposizione dei cittadini tutte le risorse e gli strumenti disponibili e previsti dalle leggi. Non è più accettabile proseguire su questa strada”. Una critica raccolta dalla senatrice Annamaria Parente, intervenuta nell’incontro di Villalba: “Questa situazione non è neanche lontanamente pensabile, tornerò a Guidonia Montecelio in tempi brevi ed ho chiesto a Cristina Rossi, una volontaria da tempo impegnata nel settore, di aiutarmi ad incontrare, singolarmente, le famiglie che stanno avendo problemi con i servizi sociali per fare un vero e proprio resoconto e poi chiederò un appuntamento al sindaco Barbet, del M5S, per capire cosa stia succedendo e come il primo cittadino intenda venire incontro alle sofferenze, al senso di sfiducia e di abbandono che stanno provando le madri, i padri, le famiglie di persone con disabilità”. Ecco sì, in realtà, la formazione è a cinque.
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