di Emanuele Del Baglivo
Non si placano le polemiche intorno alla figura di Tonino Tabanella, comandante “dimezzato” della Polizia Locale di Mentana. Le opposizioni continuano a sfornare comunicati e ad attaccare l’amministrazione Benedetti. Allo stesso modo la maggioranza sostiene il dirigente dei vigili nonostante la revoca della nomina da parte del sindaco, anche attraverso uscite pubbliche come quella di qualche giorno fa.
Alesiani difende Tabanella
Matteo Alesiani, capogruppo di Mentana Nostra, prende le parti dell’amministrazione e del neo comandante evidenziando come Tabanella abbia tutte le carte per poter svolgere il ruolo per il quale è stato selezionato. Il consigliere civico se la prende con chi, dal suo punto di vista, ha utilizzato questa situazione per scagliarsi contro la giunta guidata da Benedetti.
“Se, come sostengono pochi chiassosi politicanti, Tabanella non potrà assumere il comando non sarà quindi per i requisiti (che quindi possiede a pieno) ma per i tempi a loro modo di vedere “corti” rispetto alla normativa che però, è bene ricordarlo, non specifica affatto questo aspetto – ha dichiarato Alesiani –. La campagna di odio e fango ha superato il limite della decenza: uno stimato concittadino, un professionista affermato nel campo della sicurezza è stato fatto oggetto di dileggio sui social media da parte di odiatori patentati che per mero calcolo politico hanno utilizzato la sua figura come strumento contro l’amministrazione. Il livello di offese si è esteso alla famiglia del comandante e a sua figlia, colpevole di essere consigliere comunale, legittimamente eletta dai cittadini tre anni fa”.
L’attacco di Arianna Plebani
Tabanella dopo aver vinto la selezione bandita dal Comune di Mentana, la scorsa settimana aveva visto revocare la sua nomina a comandante proprio da Benedetti, su sollecito dei consiglieri d’opposizione. Nonostante il dietrofront, il dirigente al momento continua ad espletare il suo incarico. Questo dato è stato segnalato tra gli altri anche da Arianna Plebani di Fi che si chiede come mai Tabanella continui a svolgere questa mansione e non sia ancora stato nominato il secondo in graduatoria. Ma non solo: “I perché sono moltissimi e li stiamo approfondendo insieme alle autorità competenti – ha dichiarato Plebani –. Nella revoca il sindaco si rivolge a noi consiglieri con “ringraziamenti per la segnalazione”. Da questo stralcio della lettera indirizzata ai consiglieri comunali cosa dovremmo dedurre? Che il sindaco non fosse a conoscenza di un decreto legislativo che tutti gli amministratori ed addetti ai lavori della politica conoscono? Che in maniera sprovveduta firmi provvedimenti che non è capace a leggere? Che non è in grado di svolgere il proprio ruolo se non accuratamente accompagnato per mano da altri? Che non è capace di calcolare quanti mesi compongono il periodo temporale dei due anni? O che non è a conoscenza di quanti abitanti ha il suo comune? Anche lo stesso Tabanella ha ammesso il suo errore pubblicamente”.
La reazione di Maria Rendini
Il Pd esprime la propria stima nei confronti del neo comandante, ma stigmatizza le azioni dell’amministrazione e di Tabanella in merito alla questione. La modulistica presentata dal dirigente dei vigili urbani non era corretta, questo era l’errore al quale si riferiva anche Plebani: per partecipare al bando bisognava dichiarare, tra le altre cose, di non aver ricoperto cariche politiche nei due anni precedenti alla selezione. Cosa non possibile per l’ex assessore.
“Ci teniamo a specificare che, differentemente da ciò che alcuni esponenti della maggioranza sembrano sostenere per evitare di discutere del merito delle cose, la vicenda in questione non ha, almeno da parte nostra, nulla a che vedere con il piano personale – ha spiegato Maria Rendini, capogruppo Pd –. Proprio per la rinomata stima e senso delle istituzioni che riconosciamo a Tonino Tabanella, ci troviamo in difficoltà di fronte a dichiarazioni e comportamenti che appaiono confusi o incoerenti rispetto al suo storico. Al contrario, la vicenda è prima di tutto di legalità e poi di merito e opportunità politica. La segnalazione presentata al responsabile comunale è stata un atto dovuto e necessario di fronte a un legittimo dubbio di merito e rientrante perfettamente nelle competenze dell’opposizione in quanto espressione del dovere di controllo. Prendiamo atto quindi che l’amministrazione comunale ha agito con superficialità e leggerezza, tanto negli organismi politici quanto in quelli tecnico-amministrativi. Confidando nella buona fede di ciascuno, tali evidenti carenze ci sembrano preoccupanti per la cittadinanza e ingiustificabili politicamente”.
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