Home città Guidonia Guidonia, Ammaturo: “Barbet a casa. Ma la città non andrà alle vecchie volpi massoniche”

Guidonia, Ammaturo: “Barbet a casa. Ma la città non andrà alle vecchie volpi massoniche”

Guidonia, Ammaturo: “Barbet a casa. Ma la città non andrà alle vecchie volpi massoniche”

Barbet deve dimettersi ma chi delle vecchie oligarchie “massoniche” pensa di rimettere le mani su Guidonia sbaglia di grosso. Basta cene carbonare, decisioni al chiuso delle stanze, Guidonia Montecelio ha bisogno di aria fresca, politici nuovi. Con questa spinta la capogruppo di Fratelli d’Italia, Giovanna Ammaturo, commenta la due giorni di fuoco della politica. Claudio Zarro, tra i più votati, e Loredana Terzulli infatti hanno detto addio al movimento cinque stelle passando all’opposizione. Una “diaspora” che per Ammaturo è solo all’inizio, e che prende quota sulla denuncia di Zarro contro chi ha snaturato il movimento e la stessa amministrazione. “Mancanza di trasparenza unita alla finzione di amministrare ed incapacità manifesta”, accuse che Ammaturo condivide in pieno rivendicando di aver dato battaglia in assise proprio su questi temi. “La rivelazione che poche persone, tra l’altro non sempre elette dai cittadini, incidono sulle scelte e sulle linee politiche di questa maggioranza, dovrebbe far riflettere tutti – dice la consigliera FdI – Seppure penalmente non rilevante per lo meno meriterebbe una attenzione adeguata da parte della Procura. Di certo è una accusa fin troppo imbarazzante per il sindaco Barbet, la giunta e la sua maggioranza e necessita di prese di posizione adeguate”. 

Il tradimento del programma e della vocazione pentastellata, le modalità di assunzione in Comune, il piatto è rovente. “I silenzi prolungati del sindaco Barbet sono meno machiavellici adesso che Zarro ha la libertà di favella e manifesta l’astuzia e la mancanza di scrupoli politici da parte del primo cittadino. Personalmente e come capogruppo di Fratelli d’Italia siamo fedeli alla democrazia ovvero la forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti. Siamo contrari a cene carbonare e massoniche dove uomini non eletti decidono il destino della città soprattutto quando i commensali sono le stesse vecchie volpi che hanno ridotto il Paese come tutti lo possono vedere. C’è bisogno di aria nuova, di politici nuovi, anche di sindaci nuovi ed auspico che Barbet faccia le valigie e il popolo apra la caccia alle volpi. Il decisionismo in politica è cosa buona perché responsabilizza chi governa, ma i cittadini non possono restare fantocci nelle mani di chi ha pretese per successione ereditaria o crede di aver costituito una ristretta oligarchia”. 

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