La verve dei primi tempi pare essere davvero finita nel cassetto dei ricordi. Non c’è slancio nel Proietti bis che cerca ancora di trovare la sua strada a pochi mesi dall’inizio del secondo mandato. Una falsa partenza diciamo, che si legge dagli atti scarni presenti sull’albo pretorio, unico mezzo per sapere cosa succede in città, e dal flop natalizio che pare sotto gli occhi di tutti. L’unico grande successo è quello della ormai celeberrima pista di pattinaggio, che spicca fiera e grande sotto l’ombra dell’Arco di Pomodoro nell’intoccabile, almeno fino a qualche tempo fa, piazza Garibaldi, che domani sarà protagonista del Capodanno bistrattato in ogni dove. Il cast non da mille e una notte e il bando, arrivato per il rotto della cuffia, è costato alle casse pubbliche comunque 21mila euro. Non tanti, senza dubbio, ma neanche pochi e qualche piano B low cost forse si poteva trovare rovistando nel cassetto delle associazioni tanto attive sul territorio tiburtino. Fatto sta che qui non c’è nessun assessore con cui prendersela: la delega ce l’ha il Sindaco in prima persona e pare non sia intenzionato a cederla. Una faccenda che inizia a pesare parecchio su una maggioranza che nell’ultimo consiglio comunale, dove gli argomenti non erano proprio di secondaria importanza, non aveva neanche i numeri utili al voto, con tre eletti fuori sede e una, Alessandra Fidanza, che sul punto legato alle società partecipate ha deciso di imboccare la strada dell’astensione. Una scelta che sicuramente non passerà inosservata nelle riunioni che continuano a dispetto delle ferie natalizie e che i bene informati giurano avrà ricadute. Su chi? La domanda non è di facile risposta: il Palazzo, oggi privo anche un ponte verso l’esterno, paga il pegno della scarsa capacità di comunicare certezze a priori, l’abc della politica dai tempi di Pericle, oggi che più che mai ne avrebbe bisogno e le voci di un cambio di rotta, pure drastico se necessario, non fanno che moltiplicarsi. Della giunta attuale alla fine della fiera nessuno si può ritenere salvo a priori: le scelte le fatte tutte Proietti in prima persona e sua prerogativa, l’ha detto e ripetuto fino allo sfinimento, è anche valutarle. Certo è che dei settori-chiave nessuno brilla per eccesso, anzi i silenzi assordanti su cosa si fa e come si fa sono più pesanti di un macigno e in una situazione come questa di “caos calmo” nessuno dorme sonni tranquilli, su tutte le sbandierate quote rosa che magari, ma è solo un’ipotesi, potrebbero decisamente diminuire o al contrario per mantenere la maggioranza di genere, essere sostituite. Intanto buon anno.
Anna Laura Consalvi
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