Confezioni di carne in esposizione senza indicazione del Paese di origine e del luogo di provenienza. Una disattenzione costata cara al titolare di un market di Guidonia: è finito nella rete dei controlli dei carabinieri forestali della stazione di via Roma che hanno elevato una multa di quasi 1.200 euro. I militari specializzati hanno trovato cento confezioni di pollo, tacchino, abbacchio e maiale tutte con la stessa omissione nel confezionamento: mancava l’etichetta della tracciabilità del prodotto.
Perché scatta la multa. Ed ecco il motivo che sta alla base della sanzione amministrativa elevata dai carabinieri forestali. Si contesta la violazione dell’articolo 26 del regolamento Ue 1169 del 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori: “Le etichette alimentari dovrebbero essere chiare e comprensibili per aiutare i consumatori che intendono effettuare scelte alimentari e dietetiche più consapevoli. Gli studi dimostrano che la buona leggibilità costituisce un elemento importante per far sì che l’informazione contenuta nell’etichetta possa influenzare al massimo il pubblico e che le informazioni illeggibili sul prodotto sono una delle cause principali dell’insoddisfazione dei consumatori nei confronti delle etichette alimentari. Pertanto, per tener conto di tutti gli aspetti relativi alla leggibilità, compresi carattere, colore e contrasto, è opportuno sviluppare un approccio globale”. RedCro
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