Scoppia la polemica in consiglio comunale sulla costruzione del nuovo campo sportivo a Mentana. Arianna Plebani non ci sta e si schiera contro la proposta presentata dalla maggioranza nel corso della seduta di lunedì. La consigliera Fi sottolinea anche alcune criticità legate alla dismissione delle quote di Gesepu, emerse dalla relazione dei revisori dei conti riguardo il bilancio consolidato.
Il campo sportivo
“Io non sono mai stata contraria alla realizzazione del campo da calcio comunale. Al contrario mi sono battuta per averlo nel piano regolatore quando ero assessore. Ma quanto ci costerebbe in questo modo?”. Questa la reazione di Arianna Plebani dopo aver approfondito alcuni aspetti della soluzione prospettata dalla maggioranza per la costruzione di un nuovo impianto che dovrebbe sorgere alle spalle della nuova scuola di via Brunelleschi, in un terreno di proprietà comunale. A realizzare l’opera ci penserebbe un privato. Il comune in cambio darebbe al costruttore ulteriore cubatura per costruire “90 appartamenti in più rispetto a quelli che avrebbe potuto realizzare”, come scrive Plebani dai suoi canali social.
“Durante la discussione è emerso che questa area sia stata valutata dall’attuale amministrazione 27,90 euro al metro quadro. Quindi per un valore totale complessivo di circa 127.000 euro – continua la consigliera Fi –. Nel 2011 il consiglio comunale aveva deciso che un’area pubblica nel nostro comune andava stimata 100 euro al metro quadro. Va da sé che un’area comunale edificabile a 8 anni di distanza possa valere molto di più. Se quel terreno venisse venduto anche al prezzo già sottostimato di 100 euro al metro quadro, frutterebbe nelle casse comunali 500.000 euro”.
La questione Gesepu
Oltre a questo, la consigliera azzurra attacca l’amministrazione anche per alcune problematiche relative al bilancio, sottolineate da una relazione dei revisori contabili. L’aspetto più rilevante riguarda la situazione non chiara della Gesepu, società partecipata che non svolge più alcuna attività per il comune di Mentana, posta in liquidazione da quasi 2 anni. Il bilancio della Gesepu è stato chiuso con “rilevantissime criticità”, come si legge nella relazione. In più l’assemblea dei soci era stata disposta l’approvazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti attraverso un esborso dei soci stessi in “quota parte”.
“Questi aspetti non sono mai stati valutati correttamente dall’amministrazione – spiega Plebani –. Questo potrebbe comportare dei debiti fuori bilancio”.
Emanuele Del Baglivo
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