Vilma Sinibaldi è il nuovo consigliere di Forza Italia. In un’assise durata un lampo, questo pomeriggio sono state votate le sostituzioni dei due dimessi Gianluigi Marini e Veronica Cipriani. L’altro a entrare (il primo dei non eletti) è Giuseppe Nardecchia, ex assessore ai Lavori Pubblici che dal banco si dimette in tempo reale, in linea appunto con il gruppo Cipriani. Quindi di fronte alle sedie vuote dell’opposizione, l’unico a farsi vedere è il democratico Emanuele Di Silvio solo per pochi minuti, la seduta si chiude dovendo programmare un nuovo consiglio per sostituire Nardecchia. Le date già ci sono, mercoledì 8 in prima e giovedì 9 in seconda convocazione. Occhi puntati al 13 quando sul Bilancio il governo ormai di minoranza si giocherà tutto.
Opposizione assente tranne uno – Lo avevano spiegato già venerdì, Pd e Movimento Cinque Stelle non si presentano per la surroga, doppio segno di protesta: nei confronti di un organo che considerano non più legittimato, perché senza numeri, e per la convocazione del consiglio sul Bilancio il 13 giugno, oltre i limiti imposti dal Prefetto. Nei giorni scorsi si discute nel piddì, ci sono più tesi, alla fine passa l’idea di tenere la posizione dura insieme ai pentastellati. C’è l’appello, i numeri ci sono, i dissidenti sono presenti in due Stefano Sassano e Aldo Cerroni, mentre Mario Valeri viene giustificato dalla Presidente facente funzioni Silvia Mazza, “è assente per motivi di lavoro”, e la quarta Anna Maria Vallati arriva ma in ritardo. Superata la prova della campanella, varca la soglia il democratico Di Silvio, l’ex capogruppo sa di essere l’unico dell’intera minoranza: “Non intendo partecipare a questa farsa, è finita. Si è dimesso il consigliere più votato Bertucci, ora si sono dimessi consiglieri importanti come Marini e Cipriani, vi stanno dicendo stop”. E poi spiega le ragioni della presenza, denunciare la possibile incompatibilità della new entry Vilma Sinibaldi per presunti “debiti tributari della sua società con il Comune”. Ci pensa, dall’altro lato dell’aula, il consigliere forzista Morelli a chiarire: “La società è una cosa diversa dalla persona fisica”. E si va avanti.
Nardecchia entra e lascia subito – Prima votazione, surroga di Veronica Cipriani. La consigliera da più di mille voti se ne è andata la scorsa settimana insieme a Marini in rottura con la disastrata gestione della maggioranza, Nardecchia si siede, procedura di rito e legge il documento con cui si dimette immediatamente dal consiglio, per le stesse ragioni per le quali ha lasciato l’incarico di assessore ai Lavori Pubblici. “Un passo dettato dalla forte crisi politica in cui versa la maggioranza e che ha portato ad seguirsi di altre dimissioni, dall’essere a conoscenza che quattro consiglieri hanno pubblicamente dichiarato di esprimersi negativamente al bilancio, che il sottoscritto insieme ad altri assessori ha votato in Giunta. Sono rammaricato che negli ultimi tempi alcuni senatori, deputati, segretari provinciali e consiglieri regionali di vari partiti hanno contribuito al caos politico, avendo alcuni un forte interesse allo scioglimento del consiglio di Guidonia quando nessuno di loro ha mai avuto a cuore la nostra città. Forse dovranno piazzare al nostro posto di consiglieri eletti qualche persona loro vicina o forse sono i soliti giochi politici per spartirsi territori. Le mie dimissioni insieme a quelle di Marini e Cipriani, credetemi, sono state moralmente sentite nei confronti soprattutto di chi ci ha votato ma nei nostri territori hanno ben compreso e di questo ne siamo fieri che volevamo le elezioni a giugno ma ciò non è stato possibile quindi si era deciso insieme agli altri consiglieri di maggioranza, tranne due, di procedere fino all’autunno prossimo portando avanti noi dei Lavori Pubblici opere in corso e completarne alcune per cui si è prodigato molto un amico che non c’è più, l’assessore Ernelio Cipriani”.
E poi è il turno della Sinibaldi – Nardecchia si alza, consegna il foglio delle dimissioni in Presidenza, abbraccio fugace con Andrea Di Palma, e si passa alla surroga di Marini. Al suo posto, a questo punto c’è l’imprenditrice Sinibaldi, ma l’ex Presidente Aldo Cerroni chiede la parola, pone una questione formale, con le dimissioni di Nardecchia l’organo è incompleto, la dottoressa Mariani dice di no e parte l’alzata di mani alla quale però non partecipa Sassano. Via libera, la nuova consigliera si siede, “non ho nessuna incompatibilità” e poi fa intendere da che parte sta: “Sono qui per dovere civico, spero si possa votare il Bilancio che la città aspetta da parecchio”. Mercoledì a sostituire Nardecchia arriverà Elvira Romano (283 voti), vicina ad Andrea Mazza. Fuori dopo tra i capannelli si commenta il voto romano, e c’è chi nella minoranza al governo crede che ancora a Guidonia Montecelio non sia detta l’ultima parola. redpol
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