“Un grande politico”, “un amico”, “un uomo sempre impegnato per la città”, è radicale il cambio di registro in consiglio comunale a Guidonia, c’è il disarmo generale, e l’emozione nel tributo corale vibra in Aula. La piscina comunale di Colleverde, è intitolata adesso a Gianluigi Marini, l’ex consigliere venuto a mancare a gennaio scorso: il voto unanime in assise su proposta dell’opposizione ha sancito la scelta che avrà poi lo spazio di una cerimonia pubblica. Le radici a destra ben salde e l’unica spinta a migliorare sempre le condizioni sociali, la qualità della vita dei cittadini dalle piccole cose. Ecco perché il tributo a Marini non conosce steccati di parte, è l’istituzione nel senso più alto del termine, nella quale lui aveva sempre creduto, a volerlo ricordare.
La leghista Arianna Cacioni introduce la proposta, maturata già da aprile e che ha preso forma poi insieme al collega democratico Emanuele Di Silvio, con il sostegno dell’intera minoranza. “Marini ha lavorato per il suo quartiere e la città, si è dedicato moltissimo al settore sport e ha curato questa opera – dice Cacioni – è stato un amministratore importante ed è mancato prematuramente. E’ un esempio per l’impegno e il pragmatismo, sempre con il sorriso”.
Voce emozionata, i percorsi umani e politici si intrecciano: “Per era un amico prima di un grande politico di Guidonia – il discorso Di Silvio – intitolargli la piscina di Colleverde è conferirgli il giusto merito”. Sempre dal Pd interviene anche Simone Guglielmo: “Ognuno di noi negli anni ha avuto modo di scontrarsi e confrontarsi con lui. Fisicamente tanto esile ma forte e coraggioso, è stato forza politica di governo e tanto ha fatto”.
I cinque stelle votano a favore, lo chiarisce subito Claudio Caruso: “Sono soddisfatto di questo tributo. Marini ci ha duramente criticati ma anche consigliati, come sullo sport. Era uno che non si batteva mai per fini personali ma solo per il bene della città”. E Giuliano Santoboni ricorda “la sua ironia forte e spigolosa e la sua risata”.
Nel polo civico dove Marini aveva militato negli ultimi anni dopo l’uscita da Forza Italia, prende la parola Mario Proietti della lista il Biplano che insieme hanno fondato. “Ci conoscevamo da venticinque anni, Gigi è stato fantastico anche nei momenti bui, si è tirato indietro per il progetto e poi ha continuato a dare consigli. Mi spronava continuamente e ci diceva sempre: sentite prima i cittadini. Criticava ma proponeva, questo è un giusto tributo per chi ha dato tanto insieme a Ernelio Cipriani e Mauro Lombardo, per la città”. Sottolinea l’impegno per il quartiere dove è cresciuto, il civico Mauro De Santis, “sarà un esempio”, e fa effetto sentire Mario Valeri, un veterano del consiglio di Guidonia con la voce incrinata. “Ho condiviso con lui un percorso politico anche se su versanti diversi. Viveva la politica come servizio”.
Si accende il microfono del sindaco Michel Barbet. In quella bolla dove non entrano le polemiche che infiammavano tra i banchi fino a pochi minuti prima, il primo cittadino si prende un momento “personale” in quell’assise inedita. “Io non l’ho mai conosciuto ma sentendo quello che dite l’emozione è stata trasmessa a tutti noi. Ho capito che era una persona che si è dedicata alla città, e spero di farlo anche io, e farlo bene. Sono emozionato – conclude il sindaco – perché ha lasciato qualcosa con il suo impegno”. In platea silenzioso c’è Michele Venturiello, ex consigliere forzista ai tempi del governo di centrodestra, capogruppo di Marini in quegli anni, “sono contento di essere qui” è il commento sussurrato con il sorriso di chi ha condiviso una storia personale e collettiva.
Gea Petrini
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