Home città Guidonia Guidonia, il Palazzetto cade a pezzi. Ammaturo: “Un anno dalle promesse 5S rimaste solo parole”

Guidonia, il Palazzetto cade a pezzi. Ammaturo: “Un anno dalle promesse 5S rimaste solo parole”

Guidonia, il Palazzetto cade a pezzi. Ammaturo: “Un anno dalle promesse 5S rimaste solo parole”

Sono venute vie le grondaie, il Palazzetto dello sport fantasma cade a pezzi. I segni tangibili di un’opera al Bivio di Guidonia mai inaugurata e sulla quale si sono succedute promesse elettorali e impegni non mantenuti. A denunciare la deriva che sta prendendo la struttura, è la consigliera di FdI Giovanna Ammaturo esattamente un anno dopo il video di Michel Barbet e Elisa Strani, al quale non è seguito nulla.

“Una brutta storia – dice Ammaturo – nata 13 anni fa e costato oltre cinque milioni di euro.  Proprio un anno fa il sindaco Barbet insieme agli assessori  tra cui Elisa Strani trionfalmente affermavano che avrebbero restituito la struttura e l’utilizzo dei soldi spesi ai cittadini ed alla città. Evangelizzando Barbet confermava che la macchina amministrativa  aveva ripreso a funzionare per ridare ai cittadini quanto le precedenti amministrazioni non avevano fatto. Siamo riusciti a superare tutti i problemi, l’ultima frase che si sente su You Tube. Dopo un anno l’erba spontanea ha infestato i 7000 mq di giardino e parcheggi oltre a seccarsi costituendo un drammatico pericolo se dovesse andare a fuoco. Proprio due giorni fa le Forze dell’Ordine hanno sgomberato il campo abusivo dei rom che stazionava attorno alla struttura sportiva. Oggi sono le grondaie sul frontespizio che hanno ceduto unitamente alle staffe ed ai collari dell’impianto parafulmini. Sembra strano, ci ha riferito un tecnico,  forse potrebbero  aver forzato con uncini e funi per farle cadere considerato che la lamiera zincata dell’opera trova facile smercio nel mercato illegale. Occorre un sopralluogo per avere certezza. Resta il rimpianto di un’opera unica nel suo genere non fruibile e sembra con costi di gestione per circa un  milione  all’anno”.

Composta da un campo polivalente per gli sport indoor piscina olimpica, sala medica, spogliatoio. “Occorrerebbero 250 – 300 mila euro per aprire ma il sindaco penta stellato non scuce un euro in bilancio pensando di trovare chi si prenda in gestione la struttura e la completi con fondi propri. L’assessore Strani parla bene, difatti è avvocato, ma pensa sempre di mettersi in competizione economica con i privati e nel frattempo si tiene stretti 140mila euro per fare le tettoie nelle scuole. Amministrare senza scucire soldi e spalmandoli in tre anni di bilancio diventa difficile far credere agli elettori che gli asini volano. Anche il Pd con il consigliere Lomuscio in particolare aveva già espresso altrettante perplessità. Intanto il popolo ha spento internet ed attende i fatti ed interventi urgenti: taglio dell’erba secca e ripristino impianto e della grondaia che per l’ampiezza della struttura in caso di pioggia si trasforma in un ruscello impetuoso per evitare ulteriori  danni. Anche l’incuria, la sciatteria amministrativa e la scarsa attenzione del bene pubblico pure non ultimato concorrono al danno erariale. Anzi che considerare le consultazioni preliminari per la preparazione del bando  di un anno fa come la panacea e poi non chiedere le scuse istituzionali del caso sarebbe stato più utile proporsi alla AS Roma e alla SSLazio per rendersi disponibili alla costruzione del nuovo stadio per le due Società calcistiche precedendo in serietà e affidabilità la pantomima della Raggi nel merito”.

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