Nel luglio più noioso sul fronte politico che si ricordi, arriva la notizia della mozione salva-risparmi che porta la firma del consigliere pentastellato Carlo Caldironi. I Cinque Stelle tiburtini cercano di riscattarsi dal lungo sonno dei cinque anni appena passati, portando in aula subito un documento che nasce con l’obiettivo di fermare l’emorragia sul fronte risparmi a cui sono sottoposti i cittadini. Come? La chiave è nel testo depositato da Caldironi e inserito nel programma elettorale della candidata a sindaco, Rosa Saltarelli, ovvero facendo installare “impianti fotovoltaici su coperture di proprietà privata (condomini e singole unità abitative) con un risparmio medio sulla bolletta per le famiglie di 200 euro all’anno, favorendo altresì la creazione di una filiera locale nel settore dell’installazione, manutenzione e gestione di impianti di produzione d’energia da fonti rinnovabili”. Oltre alla parte teorica ce ne è pura una pratica, che vede il Consiglio Comunale, la Giunta e gli uffici insieme per costituire un fondo rotativo comunale, “impegnando a tal fine la somma di 170mila euro concessa al Comune di Tivoli con il decreto direttoriale 14 maggio 2019 del Ministero dello Sviluppo Economico, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FCS)”.
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