Home città Guidonia Guidonia, la rivolta di Zarro nei 5S: “Basta mentire, abbiamo perso. La città oggi non ci voterebbe”

Guidonia, la rivolta di Zarro nei 5S: “Basta mentire, abbiamo perso. La città oggi non ci voterebbe”

Guidonia, la rivolta di Zarro nei 5S: “Basta mentire, abbiamo perso. La città oggi non ci voterebbe”

L’autonomia di Claudio Zarro e la rivolta contro le “bugie” diffuse dai colleghi segna un giro di boa nel movimento cinque stelle di Guidonia Montecelio dove mai, prima di ora, un consigliere comunale aveva osato esprimersi pubblicamente in maniera critica verso la linea del direttorio locale. C’è un diktat interno mai criticare, evitare il dibattito, ma non tutti sono più disposti a tacere. “Non sopporto che si dicano menzogne ai cittadini”, è la motivazione con la quale il consigliere mette nero su bianco sui social una lunga riflessione, ragionata, sulle elezioni europee appena concluse. Stella Visconti, moglie del consigliere, è stata in corsa per Bruxelles, superando prima le tappe interne e poi chiudendo con 9613 preferenze la propria esperienza da candidata. Non è eletta ma i quasi 10mila voti presi in lungo e in largo per l’Italia centrale restano all’attivo, considerando le difficoltà di una campagna gambe in spalle fatta praticamente da soli. A Guidonia Montecelio Visconti prende 786 preferenze: ottenute attraverso l’impegno messo in campo con Zarro, e senza praticamente sostegno dei nomi forti dei cinque stelle in città, un risultato che ha avuto l’effetto di trascinare in alto la cifra della lista. Il M5S si è attestato al 21%, un po’ meglio del dato nazionale al 17%, ma in netta sconfitta rispetto al voto politico dell’anno scorso. E qui è il nodo cruciale. Il movimento cinque stelle di Guidonia, passato in un anno dal 38% al 21%, in un trend nazionale drammatico, ha parlato di vittoria per merito dell’amministrazione comunale. Una lettura che ha scatenato la forte presa di posizione di Zarro. “Non tollero e non sopporto che si ascrivano meriti ingiustificati a chi non li ha, con dei comunicati errati nella forma e nel contenuto, quando in pochi portavoce e attivisti a livello locale hanno supportato quest’avventura”. Ricorda i malumori per le estromissioni dalla competizione elettorale che hanno spinto alcuni ad ammutinarsi a Guidonia, sottolinea come il sostegno alla Visconti sia arrivato da altre città. Zarro esamina i numeri: due anni fa al consiglio comunale lui da solo ha preso 500 preferenze, oggi la Visconti 286 in più. Insomma, come dire: i consiglieri non hanno praticamente portato un voto. 

“La città non ha fiducia in noi”

E affonda poi sulle prestazioni elettorali del movimento, “non possono prendere in giro le persone”. E il consigliere, presidente di commissione, prende il dato delle europee 2014, quello di domenica e tira la linea: “Quasi 6000 voti in meno rispetto al 2014. Stop. Fine dei giochi. Verità palese. Quando si scrive qualcosa bisogna essere obiettivi ed oggettivi. Non mistificare la realtà – rimprovera ai colleghi cinque stelle – dire che il merito di una debacle attutita è frutto della fiducia che la gente di Guidonia ripone ancora nella nostra amministrazione è falso. Se si andasse a votare oggi qui a Guidonia per le amministrative non prenderemmo neanche il 10%. E sarebbe pure troppo. Scrivo questo perche’ voglio bene al Movimento e sono parte integrante e critica di questa amministrazione, ma non sono un tifoso, ho una mia testa e ragiono con la stessa e per troppo tempo e per il bene collettivo ho fatto buon viso a cattivo gioco. Ma quando hai davanti agli occhi la verita’ dura e cruda, questa non scende giu’ facilmente”.

“Risultato pessimo, serve autocritica”

“Il silenzio sarebbe stato d’oro e proprio perche’ rispetto chi ci ha scelto 2 anni fa come amministrazione, chiedo scusa da parte mia per ciò che non riusciamo a fare e che basterebbe comunicare in maniera diversa. Tra ieri ed oggi ho ricevuto centinaia di chiamate di persone. Chiamate che erano di due tipi: incitazione ed attestati di stima per il risultato raggiunto da Stella e rabbia e richiesta di eliminazione del comunicato rilasciato sulla pagina ufficiale del Sindaco. Perché quando le cose vanno male, si deve avere la dignità di stare in silenzio o al massimo chiedere scusa per ciò che non si riesce a portare avanti come si vorrebbe. Scusa e grazie sono diventate due parole troppo difficili da dire in questa esperienza, ma i soldi, il tempo, la fatica ed il sudore spesi e tolti a nostro figlio non mi permettono di essere stavolta silente. Spero in una sana autocritica da parte locale e nazionale del pessimo risultato ottenuto, perché ci sono problemi in entrambi i contesti. Solo mettere la testa sotto la sabbia non permette la crescita del Movimento e parlare in questa maniera mi auguro faccia crescere la consapevolezza in noi di tornare alle origini. Sia a livello nazionale che a livello locale”.

“Andiamo ascoltati, troppe scelte sbagliate”

“Troppe scelte sono state sbagliate: capolista imposte, risultati votazioni strane, ancora il rivolgersi da parte del Capo politico – quanto non mi piace questa dicitura che ormai viene riportata in ogni fine post da parte di Di Maio sul blog – ai media prima che agli attivisti ed agli iscritti su Rosseau, e troppe si stanno prendendo senza tener conto della base. Ecco, noi siamo quel sostrato che voleva essere coinvolto e mettersi in gioco, tutti insieme, per raggiungere un risultato finale. Non è più così e ci stiamo facendo male da soli, da troppo tempo ormai. Invertire la rotta è l’unica soluzione, ricordando chi siamo e da dove veniamo e che non abbiamo sempre la verità in tasca, anzi per scoprirla talvolta basterebbe semplicemente ascoltare un po’ di più chi ci ha permesso di accedere a ruoli istituzionali: i cittadini e la base del movimento”.

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