Il più grande bacino del trasporto pubblico locale nel Lazio è nato oggi, “su spinta regionale”, con la firma della convenzione tra Guidonia Montecelio, Tivoli e Marcellina: i sindaci hanno siglato l’avvio del percorso che condurrà alla gestione unica del servizio per 200mila cittadini. Entro dicembre sarà elaborato il piano e, in base alle prescrizioni europee, preparati gli atti di gara per assegnare il Tpl per nove anni nell’ottica di una maggiore efficienza. E se non si rispettano i tempi “si va a piedi”, dice per rendere l’idea il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti. Eliminando le sovrapposizioni, il doppio passaggio cioè dei bus sullo stesso tragitto, si conquisteranno risorse per potenziare la presenza in base alle esigenze dei territori. Senza contare che con una stessa linea sarà più semplice spostarsi da un comune all’altro. Tutor dell’intera operazione sarà l’Aremol, l’agenzia regionale per la mobilità che fornisce supporto tecnico operativo nell’attività di programmazione e pianificazione del trasporto locale.
Barbet ricorda la Francia e assicura meno disservizi
Proprio il tema della rete tra i Comuni è il nodo cruciale: si parte infatti dal protocollo siglato da Guidonia e Tivoli che adesso intanto si concretizza nella gestione del trasporto. “Lo scopo è migliorare il servizio per la cittadinanza, Guidonia ha molti disservizi nei collegamenti con Roma e con i comuni limitrofi”, dice Barbet che ricorda l’esperienza francese dove la creazione di bacini “si usa molto per non lasciare indietro i piccoli comuni”. Come spiegherà l’assessore di Tivoli Maria Ioannilli, il sistema serve in realtà anche a quelli grandi, “le risorse sono poche” per tutti e armonizzare aiuta.
Proietti e la risposta alle due comunità legate
“Ci sono altri campi nei quali stiamo lavorando insieme, come l’escavazione del travertino”, ricorda Proietti che fornisce gli strumenti per capire l’impatto di questa nuova fase, partendo dai territori che si intersecano, via Tiburtina, La Botte, Campolimpido. “Maglie calate dall’alto su un substrato comune” dove vivono “due comunità legate l’una all’altra”, alle quali fornire risposte adeguate. “Nel Tpl – continua Proietti – c’è la spinta della Regione Lazio per l’individuazione di poli di aggregazione. Questa quindi è una risposta su bisogni oggettivamente espressi e sui quali siamo anche in ritardo”. La presenza di Marcellina è fondamentale, costituendo il comune “un passaggio obbligato per l’alternativa degli spostamenti”. “Il piano servirà anche a utilizzare al meglio i fondi per le necessità dei cittadini”.
Lundini: voglia di collaborazione che va premiata
Ogni consiglio ha deliberato questo passo, “per noi è importante – commenta Alessandro Lundini sindaco di Marcellina – è un dato politico e amministrativo che ci sia idea di territorio concertata. Noi siamo la terra di mezzo e spero che la Regione e lo Stato premino la nostra voglia di collaborazione”.
Dagli altri Comuni vicini tutto tace
Visibilmente soddisfatto l’assessore ai lavori pubblici di Antonio Correnti a Guidonia che ospita i tre sindaci, nella sua stanza, oltre al presidente di commissione di Tivoli Gianni Innocenti, e ai cinque stelle locali, presidente Angelo Mortellaro in testa. “Ci faremo portatori delle esigenze di 200mila abitanti”, sottolinea Correnti. La convenzione è “un atto d’impegno cruciale – ribadisce la Ioannilli – una copianificazione che riguarderà altri settori, penso alla protezione civile, le risorse d’altronde non bastano più, soli non si va da nessuna parte”. Nel Lazio l’unico bacino che ha già espletato la gara è quello di Cerveteri, l’obiettivo di Tivoli, Guidonia e Marcellina è integrare altri soggetti nel percorso. Altri Comuni sono stati invitati a partecipare, da Sant’Angelo a Monterotondo, ma nessuno ha detto sì. “Nessuna risposta”.
Gea Petrini



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