“La salute dei cittadini è al di sopra di ogni interesse economico”. Claudio Caruso non nasconde l’amarezza, ma il passo dei locali slot non è certo imprevisto, in tutta Italia dove i Comuni hanno limitato l’accensione delle macchinette, le società sono andate in tribunale. E’ accaduto anche a Guidonia Montecelio, in dodici si sono uniti per presentare ricorso contro l’ordinanza e il regolamento che fissano a massimo otto ore l’accensione, e pongono una serie di indicazioni per i gestori. Il consigliere cinque stelle è stato il promotore della battaglia anti slot a Guidonia e adesso rilancia: “I gestori di esercizi con slot chiedono quanto prima al Tar Lazio di sospendere gli orari di accensione delle slot e delle annesse sanzioni e di valutare se ci siano i presupposti per annullare il provvedimento. Stiamo lavorando per contrastare la lotta al gioco d’azzardo patologico, molti cittadini ci informano che alcune attività durante le ore notturne non rispettano l’ordinanza per cui intensificheremo i controlli”.
“Ci tengo a ricordare che il Governo ha stanziato per i Comuni un fondo dove si può attingere per fare accesso agli atti ai router delle slot; chiederemo i dati della nostra città, quindi non ci sarà più bisogno dei controlli fisici della Polizia Locale ma arriveranno automaticamente le sanzioni per chi non rispetta gli orari”.
E arriveranno nuove indicazioni per i gestori dei locali slot: “Abbiamo licenziato in Commissione Affari Istituzionali un integrazione all’art. 9 comma 5, che oltre a vietare le insegne a intermittenza vieta anche di esporre pubblicità o messaggi promozionali su vetrine o vetrate di accesso ai locali , con immagini ritraenti soldi, slot o altri giochi o qualunque altra immagine che riconduca al gioco d’azzardo e alle relative vincite”.
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