Una equipe per sbrogliare la matassa dei ritardi nei pagamenti, il team degli uffici comunali dopo più di un anno ancora non viene pagato per il lavoro svolto sotto indicazione dell’assessorato alle Finanze. A Guidonia Montecelio va in scena un paradosso targato cinque stelle, l’indignazione della Cgil Funzione Pubblica è ai massimi livelli, considerando l’aspetto anche un po’ grottesco dell’affare. “Il colmo dei colmi” dicono i sindacalisti del personale pubblico, pensando alle modalità di gestione del Comune.
La montagna di fatture
Meglio inquadrare il caso. L’amministrazione pentastellata arrivata al comando ha trovato il pozzo nero dei pagamenti. I creditori erano di casa ormai al Palazzo, con scene ai limiti dell’aggressione per l’esasperazione. Anni di attesa. Si tratta di una valanga di fatture, anche di cinque anni fa. Imprese e professionisti che hanno fornito beni e servizi all’ente. L’assessore Alessandro Alessandrini per fare ordine ha istituito (poi il voto è stato della Giunta) una task force dei pagamenti che ha mappato, stabilendo delle priorità. Un lavoro che ha generato polemica per come concepito, almeno da parte dell’opposizione, tant’è che dopo più di un anno, quella prestazione non è stata mai pagata all’equipe.
La rabbia del sindacato
“Era fine 2017 quando Sindaco e Giunta con a capo l’area Finanze a guida Alessandrini con tanto di video, grafici e slide annunciavano in pompa magna di aver risolto il gravoso problema del ritardo dei pagamenti grazie al prezioso lavoro del gruppo task force appositamente costituito con tanto di delibera di giunta. Ebbene – dice la Cgil – quel gruppo di lavoro ancora non viene liquidato. A nulla sono valse regolari attestazioni del responsabile del procedimento e le nostre diffide. Abbiamo assistito increduli ad un vergognoso rimbalzo di responsabilità tra un ufficio all’altro al limite del grottesco”.
Il carteggio in Comune “grottesco”
Lettere che sono andate e tornate tra le stanze dei vertici amministrativi, del tenore, “paghi”, “no, non spetta a me”, “sì, spetta a lei”, “no, mi serve serve un’autorizzazione dell’amministrazione”, “ok, allora predisponga almeno una proposta”, “no, non é mio compito ma é il suo”, “no, non lo é, e la smetta di rispondere e paghi”, “no, non pago, ricominciamo da capo allora”. S’intende quali reazioni possano generare nella Cgil.
Per il saldo di produttività, vie legali
“Il Comune di Guidonia è un Ente ormai immobilizzato e imbrigliato nel continuo scarico di responsabilità e funzioni – concludono i sindacalisti – in tutto ciò aspettiamo ancora la liquidazione del saldo della produttività del 2016 e 2017. Ormai é chiaro che per veder corrisposto quanto spettante non ci rimarrà altro che adire per le vie legali come tanti altri fornitori e professionisti del Comune, con un conseguente aggravio di spese ed interessi che ricadranno sulle spalle dell’intera città”.
Gea Petrini
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