Sulle cave non si cede di un millimetro, è la linea di Giovanna Ammaturo, consigliera di FdI a Guidonia, che lunedì ha incontrato gli eletti in Regione del partito, Fabrizio Ghera e Chiara Colosimo. Un confronto “necessario” visto che le temperature sul caso non tendono a raffreddarsi, nello scontro in atto tra i cinque stelle di Guidonia contro il settore estrattivo e la stessa Regione.
“Dopo le lotte di agosto e settembre affianco dei cavatori licenziati e dell’intero comparto estrattivo è necessario far sentire a tutti una decisa presa di posizione – dice Ammaturo – Il settore rappresenta infatti il 5% del Pil regionale e non si scherza con i posti di lavoro. Bene ha fatto l’assessore Manzella a voler aggiornare il settore, le osservazioni del Comune e del M5S sono state un concentrato di balzelli, la negazione reale delle intenzioni e della parola amministrare inteso come curare e garantire una comunità”.
“Il sindaco Barbet che tutti ricordano costretto a scappare scortato dalle Forze dell’Ordine è evidente che non confida in un rilancio del distretto industriale del travertino, come più volte sostenuto a parole. Come se non bastasse il ricordo dei venti giorni di occupazione e di tensioni sociali e civili. La terza città del Lazio è stata l’unica ad interpretare in Italia leggi e regolamenti in maniera quanto arrogante e singolare, e solo l’intervento della Regione Lazio da FdI al Pd riuscì ad evitare la chiusura di un settore che ha offerto il materiale per dare all’umanità il più grande patrimonio culturale del mondo”.
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