Ridotte di nuovo le ore del servizio di assistenza specialistica e culturale degli alunni disabili nelle scuole di Guidonia Montecelio. La maggior parte dei bambini è attualmente con zero ore. Una telefonata alle famiglie per annunciare l’ennesimo colpo all’Aec che da inizio anno scolastico è stata ridotta all’osso. Un’agonia perché il bando per affidare il servizio ormai di giugno scorso è andato per le lunghe, così il servizio gestito in proroga continua da Le Mille e Una Notte è rimasto senza fondi e quindi ore. Un miglioramento, relativo, si è registrato solo a gennaio, ma adesso la situazione è tornata quella dei mesi precedenti.
Gli esiti del bando, infatti, che è tornato a Le Mille e Una Notte insieme alla cooperativa San Saturnino onlus e a Famiglie Anziani Infanzia, sono stati pubblicati il 6 febbraio, quindi fino al 15 marzo per ragioni burocratiche si resta sempre in regime di proroga. Senza soldi stanziati dal Comune, la maggior parte dei bambini sono tornati ad avere zero ore di assistenza. Un incubo per le famiglie. “Ci prendono in giro” racconta una mamma esasperata, di fronte all’ennesima battuta d’arresto di un sostegno cruciale per l’inclusione e la crescita dei bambini. La preoccupazione è forte, e ci sono altre difficoltà da affrontare: “E’ una situazione incredibile – dice il comitato disabili Guidonia – le ore non ci sono state date, i fondi nemmeno, ci era stato promesso un tavolo tecnico per verificare insieme il bando e come lavorano le cooperative e invece non si è fatto nulla. Da genitore dico solo questo, la cosa più brutta è che i bambini concluderanno l’anno scolastico senza aver avuto assistenza”.
Così mentre si firmano progetti finanziati da Stato e Regione, i servizi in città subiscono colpi letali. Il centro diurno per disabili adulti di Cieli Azzurri combatte per restare aperto nonostante il Comune abbia avviato un procedimento di chiusura, e l’assistenza ai bambini disabili nelle scuole è di fatto scoperto. Il nuovo bando, spiega una mamma, “prevede comunque stanziamenti non sufficienti nel triennio”, e della somma recuperata dai processi contro la mafia bianca, seppur promessa dal Comune per implementare l’Aec, non si vede traccia. D’altronde il sindaco Michel Barbet, a dicembre, nell’incontro con le mamme aveva ricordato che a norma di legge, questa assistenza “non è un servizio essenziale”.
Gea Petrini
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