Sfiorata la tragedia a Guidonia, è crollato un muro di contenimento e un pezzo di strada su via Luigi Mariotti: il Comune sapeva del pericolo e dopo aver transennato, per sette mesi, non è mai intervenuto. Nessuna messa in sicurezza, l’area è stata abbandonata nonostante sia tra le abitazioni. Una storia incredibile a poche centinaia di metri dal palazzo comunale, nella traversa di via dell’Unione adesso si vive nell’angoscia che possano esserci nuovi cedimenti. Racconta di un “boato incredibile, come un terremoto”, Alessandra che abita lì con la sua famiglia. Lunedì 28 gennaio, intorno alle 17 e 40, il cedimento, “tremava tutto” ricordano, e così subito la chiamata ai vigili del fuoco.
E’ venuto giù il muro di contenimento laterale, alto circa 3 metri e mezzo e lungo 15 e si è portato via un pezzo di strada finito di sotto insieme ai blocchetti. I vigili del fuoco hanno verificato e trasmesso tutto al Comune, sigillando anche le scale esterne che conducono all’appartamento al piano superiore della casa, l’ultima della strada, che adesso quindi è diventato inaccessibile. Fino a dieci minuti prima del crollo un gruppo di bambini stava giocando proprio lì. “Poteva accadere qualcosa di terribile”. L’amministrazione il giorno successivo ha rimesso le transenne e il sindaco Michel Barbet il 4 febbraio, dopo sei giorni, ha firmato una ordinanza di divieto di transito per evidente pericolo, così evidente che per sette mesi il Comune ha lasciato nel dimenticatoio l’emergenza annunciata.
Tutto inizia a maggio scorso, “abbiamo inviato due lettere”, spiega Alessandra. La prima al sindaco Barbet, l’altra ai Lavori Pubblici. Erano in allarme perché l’asfalto si stava abbassando a vista d’occhio. Dopo le email, e ripetute telefonate, alla fine il 14 giugno, trascorso un mese, il Comune fa collocare le transenne lungo la parte laterale della via, in attesa dei controlli e “del ripristino del manto stradale” come recitava l’ordinanza di allora. E da quel momento, però, niente. I controlli non ci sono mai stati. Nessun tecnico comunale ha messo piede a via Mariotti per appurare le condizioni di salute dell’area e pianificare i lavori, nonostante i residenti per un po’ abbiano continuato a telefonare. Il Comune ha lasciato le transenne e se ne è lavato le mani: dopo sette mesi il muro di contenimento è crollato, insieme al pezzo di strada e con tutte le transenne.
“Abbiamo paura”, c’è il terrore che non sia finita qui. Eppure dopo dieci giorni dal crollo, ancora il Comune non muove paglia per l’intervento di messa in sicurezza. Il giorno successivo è andata la municipale, e quindi una squadra di operai il 31 ha liberato un po’ l’area sotto dei detriti, altro non è accaduto. Nell’ordinanza del 4 febbraio il sindaco ha disposto che i lavori pubblici operino una verifica del muro rimasto e dell’area interessata dal dissesto, “a salvaguardia della pubblica incolumità”: con sette mesi di ritardo, e un danno che si poteva evitare.
Gea Petrini
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