Home Cronaca L’inferno dei residenti a La Sorgente: “Sgomberare i nomadi”. Si vive tra rifiuti bruciati e vandalismi

L’inferno dei residenti a La Sorgente: “Sgomberare i nomadi”. Si vive tra rifiuti bruciati e vandalismi

L’inferno dei residenti a La Sorgente: “Sgomberare i nomadi”. Si vive tra rifiuti bruciati e vandalismi

Tre esposti, una diffida, il caso anche in Procura a Tivoli visto che il Comune di Guidonia non mette in campo alcuna azione risolutiva per togliere i residenti della zona La Sorgente dall’incubo: sono ostaggio del degrado causato dall’accampamento nomadi. Sporcizia, microcriminalità, rifiuti, rischi per la salute pubblica, una condizione insopportabile per le famiglie che non conoscono tranquillità. Torna a scrivere l’avvocato Ugo Potente per conto del condominio, non è la prima volta appunto, e in cima alla lunga sfilza di destinari c’è il sindaco Michel Barbet: la richiesta è lo sgombero immediato dell’insediamento abusivo a ridosso delle case tra via delle Gerbere e via delle Calle. Azione alla quale deve seguire un intervento definitivo di tutela della zona, delimitandola con i newjersey, installando le fototrappole per immortalare chi lascia i rifiuti (anche pericolosi), e chiaramente una ordinanza di rimozione della discarica abusiva. Tanto è alto l’allarme che i residenti, pur di vedere il Comune agire concretamente, sono disposti a contribuire economicamente per questi interventi.

E’ una odissea, l’emergenza delle famiglie della Sorgente, raccontata da carte e atti rimasti fino ad oggi inascoltati. Minimoto, gare automobilistiche, schiamazzi, il degrado “per le carovane di nomadi presenti”. Le conseguenze nere su bianco sono i “fenomeni di microcriminalità e di vandalismo nei confronti delle attività commerciali”, i rifiuti di ogni tipo che vengono poi bruciati. “Anche a fronte di tale sconcertante situazione, nonostante i ripetuti solleciti – scrive l’avvocato – alcuna efficace misura di contrasto veniva posta dal Comune di Guidonia Montecelio, determinando non trascurabile conseguenze sulla vita e sulla salute dei cittadini residenti”.

Intanto il 2 novembre il vicesindaco Davide Russo ha firmato l’ordinanza, Daspo urbano nei confronti di chi sosta abusivamente con caravan, roulottes, camper, autocaravan nel territorio comunale e costituisce potenziale pericolo per la salute pubblica. Il Daspo urbano è stato introdotto nel 2017 dall’allora ministro dell’Interno Marco Minniti (Pd) nel decreto legge sulla sicurezza, e ampliato dall’attuale governo. Il termine è mutuato dalla giustizia sportiva che ha introdotto il divieto di accesso per determinati soggetti negli stadi. I sindaci utilizzano il Daspo urbano, che vieta quindi l’accesso a determinati luoghi (dalle stazioni alle aree concerto), in diverse modalità, Guidonia lo indirizza ai nomadi che occupano abusivamente le zone, come l’area industriale del Pip. “Più volte ho incontrato i Camminanti siciliani – commenta Russo – e ho proposto loro progetti di integrazione nel territorio che vedrebbero come primi beneficiari i loro stessi bambini, alla condizione di lavorare legalmente e di trovare un’abitazione, in quanto nel nostro territorio non sono presenti aree attrezzate autorizzate. Rispetto la loro cultura ma ci sono delle regole da rispettare che valgono per tutti. Anche i controlli effettuati dalla Polizia Locale, che ha impiegato proprio personale a fini dissuasivi, non ha portato ad ottenere particolari effetti risolutivi”. Cosa prevede l’ordinanza? Vieta di mendicare e porre in essere qualsiasi forma di accattonaggio; di bivaccare negli spazi pubblici, nei giardini, all’esterno di esercizi pubblici e commerciali, in aree di sosta pubbliche ed in tutti i luoghi di pubblica frequentazione, ponendo in essere comportamenti che determinano lo scadimento della qualità urbana, quali l’espletamento di bisogni fisiologici a cielo aperto, l’occupazione del suolo, anche attraverso la sosta di camper, caravan e roulottes, l’intralcio al libero transito e la molestia ai cittadini; il campeggio libero e di stazionamento di camper su tutto il territorio comunale nelle more della realizzazione di aree attrezzate pubbliche. La violazione sarà punita con la sanzione amministrativa di 500 euro. Una ennesima ordinanza.

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