Home Cronaca Guidonia, Puopolo la segretaria del risanamento lascia il Comune di Barbet: è paralisi

Guidonia, Puopolo la segretaria del risanamento lascia il Comune di Barbet: è paralisi

Guidonia, Puopolo la segretaria del risanamento lascia il Comune di Barbet: è paralisi

Ennesimo addio al Comune di Guidonia Montecelio, la segretaria comunale Annalisa Puopolo lascia l’incarico e entra in servizio a Viterbo dal primo ottobre. Uno scossone al Palazzo, dal punto di vista amministrativo, considerando che da quella stanza, nel corridoio del sindaco, si garantisce il funzionamento della macchina burocratica. La Puopolo, curriculum di peso con la carriera da segretaria comunale inizata nel 1991, una laurea in giurisprudenza con lode e fior di pubblicazioni, è arrivata nella terza città del Lazio a ottobre del 2016. Nella fase più cruenta per il Comune, post scioglimento dell’amministrazione di centrodestra sull’onda degli scandali, e il commissariamento appena iniziato. E’ con la Puopolo segretaria comunale, venuta da Colleferro e prima ancora da Palestrina, solo per citare gli ultimi incarichi, che il commissario prefettizio Giuseppe Marani avvia a Guidonia il risanamento dei conti e non solo, scandagliando carte, fascicoli, in una fase drammatica, con politici e dirigenti arrestati, una città tramortita nella fiducia e una totale destabilizzazione. Proprio con i commissari si è scelta la strada del piano di riequilibrio per le casse dell’ente ed è stata quindi impostata la ripresa dell’amministrazione. Con le elezioni e la vittoria dei cinque stelle, la Puopolo è rimasta al suo posto. Anche – come si diceva nelle indiscrezioni – come garanzia di continuità con il lavoro dei commissari che avevano traghettato Guidonia fuori dal pantano. Eppure, un anno e poco più dall’inizio del governo Barbet, e la segretaria comunale decide di rispondere all’avviso pubblico per la stessa posizione a Viterbo, dove si è votato quest’anno. Sindaco nuovo e nuovo segretario comunale. Il posto, tra i tanti aspiranti, è andato a lei. L’addio in corsa a Guidonia fa intendere come evidentemente i rapporti tra i vertici politici e burocratici non fossero sufficientemente armonici, tanto da spingere la segretaria comunale a prendere la porta. E i posti vuoti cominciano a essere così tanti da far avanzare il Comune a un passo dalla paralisi. In Giunta infatti mancano due assessori, i dirigenti scarseggiano e ormai il caso simbolo è quello dei lavori pubblici. Un corridoio, meglio chiarire, strategico per la normale vita amministrativa della città, dalle buche alle opere (quali?). Ai lavori pubblici non c’è né il dirigente né l’assessore. Il settore è decapitato. L’assessore Marco Colazza si è dimesso per aver vinto un concorso all’Anas, non è il primo delegato di Giunta che sceglie (più che legittimamente) di andarsene per migliori prospettive dopo aver sostato in città. L’ingegnere Marco Simoncini ha lasciato la dirigenza per andare (propria scelta) al Comune di Roma. Insomma, la baraonda del Campidoglio è sempre meglio di Guidonia. Proprio vista l’uscita di Simoncini, è stato attivato il bando per la mobilità, quello con cui in sostanza si chiede ad altri profili dello stesso tipo di farsi avanti da altri Comuni. Scaduto ieri, nessuno ha presentato domanda. E intanto Barbet cosa ha fatto? Non ha nominato nemmeno un dirigente ad interim, il settore è bloccato.
Gea Petrini

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