Home Cronaca Cave, scontro tra Russo e la Piseddu: il vice dice no alla chiusura. Coltella: “Pronti alla protesta a oltranza”

Cave, scontro tra Russo e la Piseddu: il vice dice no alla chiusura. Coltella: “Pronti alla protesta a oltranza”

Cave, scontro tra Russo e la Piseddu: il vice dice no alla chiusura. Coltella: “Pronti alla protesta a oltranza”

La divisione c’è, il corto circuito è reale, il vicesindaco Davide Russo sulla chiusura delle cave non approva la linea tenuta dalla dirigente Paola Piseddu. Quella revoca non lo convince, così Russo diventa “l’ultima flebile speranza per fermare la sciagura”, lo dice col tono non privo di amarezza Claudio Coltella, numero uno della Fillea Cgil. Nel Palazzo del Comune di Guidonia Montecelio c’è solo lui, Russo, è il 16 agosto, nella stanza del cinque stelle arriva la delegazione capitanata da Coltella, ci sono poi due rappresentanti sindacali dell’azienda estrattiva sulla quale l’amministrazione di Guidonia ha deciso di far calare il sipario. Giorni tremendi per l’intero settore, considerando i numeri, i 40 licenziamenti immediati che può causare “l’imboscata di ferragosto”, come chiama Coltella la revoca dell’autorizzazione alla prima delle 12 cave nelle stesse condizioni burocratiche, cioè con avvisi di dinieghi che nei mesi scorsi sono costati scontri istituzionali, proteste in piazza, e un tavolo regionale di mediazione sconfessato però dal Comune il 13 agosto. Si respira un’aria grave, l’intero comparto del travertino rischia di franare, ci sono 2mila lavoratori da tutelare, Coltella trascorre due giorni al telefono, tra aziende, dipendenti, istituzioni. Si cerca di arginare il possibile ma la “preoccupazione è altissima”. Superate le 24 ore di ferragosto, Coltella incontra Russo. La revoca piombata col solleone è vissuta come uno strappo incomprensibile, considerando sempre quel tavolo guidato dall’assessore regionale Gian Paolo Manzella che da qui a fine settembre dovrebbe individuare una strada da percorrere, a garanzia delle regole, del lavoro e delle imprese. Proprio il vertice convocato con urgenza per il 23 agosto in Regione da Manzella è “l’ultima spiaggia – dice il sindacalista – bisogna tornare agli accordi presi”. Ma come le indiscrezioni avevano riportato già nei mesi scorsi, qualcosa non funziona tra l’indirizzo politico e quello burocratico, “a detta di Russo non è d’accordo con la decisione presa dall’ufficio – spiega Coltella – e farà di tutto per porre riparo. Noi abbiamo ribadito, o si trova una soluzione, altrimenti sarà protesta a oltranza”. Pare che al vicesindaco non sia stata recapitata neanche l’intera documentazione.
geape.

Leave a Reply