Home Cronaca Guidonia come Venezia, Filmfest dei Licei d’Europa al Majorana: Carlo Verdone presidente di giuria

Guidonia come Venezia, Filmfest dei Licei d’Europa al Majorana: Carlo Verdone presidente di giuria

Guidonia come Venezia, Filmfest dei Licei d’Europa al Majorana: Carlo Verdone presidente di giuria

Procedono i preparativi per la 1° Edizione del Mamma Roma Guidonia Film Fest, il primo Festival italiano del Cinema dedicato ai Licei d’Europa, organizzato e ospitato dal Majorana-Pisano, dal 24 al 29 settembre 2018. Il preside, Eusebio Ciccotti, storico del cinema, ideatore e direttore artistico del Festival, è “molto soddisfatto” per l’idea ben accolta in Europa e a Guidonia Montecelio. Partecipano ben sette Paesi europei, anche se all’inizio erano nove. Due scuole, causa impegni improvvisi, all’ultimo minuto hanno disdetto, ma ci tengono ad essere presenti alla II edizione, quella del 2019. A settembre 2018, comunque, avremo sette licei di Paesi di alto prestigio: Turchia, Romania, Germania, Norvegia, Finlandia, Francia e Spagna. Oltre all’Italia. Dunque, in competizione ci saranno otto Licei rappresentanti di otto cinematografie diverse.

Ecco, preside, come è strutturato il Festival, è a concorso? Quanti sono gli invitati?
Per questa prima edizione, che in sostanza è una edizione “zero”, di prova, la competizione prevede la scelta, da parte di una giuria formata dagli stessi allievi, del miglior corto delle scuole partecipanti. Essendo un Festival di adolescenti, almeno per questa edizione, non consegneremo premi in denaro ma solo delle certificazioni. Non è escluso, però, che si aggiunga all’ultimo minuto qualche sponsor e si possa donare, alla scuola vincitrice o al regista, un premio utile per la didattica. L’invito agli sponsor è ancora aperto. Ci attendiamo 4 allievi a Paese più 2 insegnanti. Non è escluso che si aggiungano dei presidi. In totale circa 45 partecipanti.

Sappiamo che un Festival comporta una organizzazione complessa. Ricerca fondi, ospitalità, ufficio stampa, materiale informativo, workshop, visite guidate, assistenza agli ospiti. Chi si occuperà di tutto ciò?
Per fortuna abbiamo degli sponsor senza i quali potremmo fare ben poco, e che qui ringrazio. Innanzitutto, gli Hotel, Duca d‘Este e Victoria Terme Hotel, il direttore Giovanni Ricci e il dr. Stefano Terranova, i quali hanno creduto sin da subito nel progetto culturale del “Filmfest dei Licei d’Europa”, offrendo l’ospitalità per insegnanti e presidi dei 7 Paesi partecipanti. In secondo luogo, le famiglie, centrali nel progetto: a loro volta ospiteranno i circa 30 allievi. In ogni famiglia vi è una nostra studentessa o studente che sarà la guida, l’ “angelo custode”, dello studente straniero. I nostri allievi useranno le lingue insegnate al Polo Majorana-Pisano: inglese, spagnolo, tedesco e francese. Infine, abbiamo altri sponsor locali cui piace l’idea e vogliono esserci sin dalla 1° edizione : Buzzi-Unicem, Bar Cecili, Bacecci Auto, Minicapilli Fashion, Galluzzo Viaggi, Iezzi Studio Ambiente, ed altri con i quali ci stiamo sentendo in queste settimane. Non va dimenticato che gran parte del lavoro durante il Festival sarà a cura dei docenti di lingue e di altre materie, come del resto dello staff della presidenza. Tutti mobilitati per i workshop e le uscite didattiche.

Gli enti pubblici e le associazioni culturali in che maniera contribuiscono?
Finanziariamente, solo la Regione Lazio, presso la quale abbiamo partecipato con questo progetto e vinto 5mila euro, ancora da ricevere. Inutile dire che un evento del genere costerebbe intorno ai 30.000 euro se non avessimo sponsorizzazioni e volontariato. Per quanto concerne il “riconoscimento culturale” è stata inoltrata formale richiesta di patrocino al Mae e al Mibact, siamo in attesa di un riscontro. Analoga richiesta è presentata al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

Tutto bello, ma scusi la franchezza: l’Italia è piena di Filmfest, quale la necessità di una ulteriore iniziativa-copia? E poi, ai nostri ragazzi e alle famiglie cosa torna?
Va detto che in Italia non abbiamo un Festival del cinema in cui in un Liceo vengano ospitati, per 6 giorni, in una sala cinema – nel nostro caso, l’Auditorium Mario Verdone, 234 posti, dolby stereo surrounding – studenti italiani e stranieri per una sorta di “piccola Venezia” o “Cannes” o “Berlino”. I ragazzi mostreranno film dai quali emergerà come vedono la loro vita adolescenziale, i temi della solidarietà, del bullismo, dell’inclusione, della tecnologia, ma anche l’Europa multiculturale e multietnica. I ragazzi-autori presenteranno il loro film in inglese, seguiranno dei workshop sul cinema tenuti da esperti. In un tempo in cui si vuole frantumare l’Europa abbiamo bisogno di queste iniziative, affinché ci sentiamo veramente “fratelli d’Europa” che significa anche “del mondo”. Questo alto valore etico del festival, oltre che culturale e formativo, spiega anche la partecipazione di un professionista sensibile a tali valori, come Carlo Verdone, presidente di una giuria internazionale di giovani, nonostante in quel mese sarà sul set: se non potrà esser presente fisicamente sarà in collegamento. Infine, tutti gli allievi interni che hanno offerto disponibilità acquisiranno delle competenze nel settore della “organizzazione di eventi”: ospitalità, ufficio stampa, traduzione, hostessaggio. Tutte attività riconosciute come alternanza scuola-lavoro.

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