Home Cronaca Villa Adriana, torna l’incubo discarica. Associazioni sul piede di guerra, ma la Regione rassicura

Villa Adriana, torna l’incubo discarica. Associazioni sul piede di guerra, ma la Regione rassicura

Villa Adriana, torna l’incubo discarica. Associazioni sul piede di guerra, ma la Regione rassicura

Un incubo senza fine che si riaffaccia periodicamente a tormentare i sonni dei tiburtini e non solo. Parliamo dell’incubo discarica vicino alla Villa Adriana, un’ombra riapparsa da non molto e contro cui in tanti si stanno mobilitando preventivamente. La storia è nota ai più: c’è una società, la DAF Srl, che ha chiesto di conferire in una discarica molto vicina al sito archeologico le macerie provenienti dai Comuni colpiti dal sisma del 2016. Un’ipotesi che non è piaciuta a molti, che hanno letto tra le righe, e tra le richieste avanzate dalla azienda, l’eventualità di vedersi arrivare in zona pure i rifiuti e contro cui si sono alzate le asce di guerra messe da parte solo momentaneamente. In realtà a frenare l’idea imprenditoriale ci aveva pensato la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, che aveva bloccato l’iter senza colpo ferire, una decisione contro cui la società a responsabilità limitata ha fatto ricorso appellandosi direttamente al Tar. La mossa nella giornata di ieri è rimbalzata da una parte all’altra, spingendo il fronte delle 20 tra comitati e associazioni ambientaliste a lanciare un appello direttamente al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, “sensibile ai temi della valorizzazione turistica e culturale, affinché approvi quanto prima la carta del paesaggio e metta definitivamente al riparo le aree più preziose del Lazio da simili progetti”. All’allarme dei cittadini si è aggiunto pure quello dell’attuale assessore alla Cultura del comune di Tivoli, Urbano Barberini, e del direttore dell’Istituto Villa Adriana-Villa d’Este, Andrea Bruciati. In poco meno di un’ora è comunque arrivata la replica della Regione Lazio, in particolare della Direzione regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti, che dichiara di aver respinto “la richiesta della società “Immobiliare Agricola San Vittorino”, poi volturata in DAF srl, di poter conferire in discarica anche le macerie provenienti dai Comuni colpiti dal sisma. In particolare, la domanda di poter acquisire il codice Cer 200399 per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle zone di Amatrice e Accumoli, non è stata accolta perché legata allo stato di emergenza terminato il 28 febbraio 2018. La gestione di rimozione dei detriti, pertanto, proseguirà nel rispetto delle procedure ordinarie”. alc

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