Home Cronaca Tralicci dell’alta tensione, test sull’inquinamento nei quartieri a rischio come Marco Simone

Tralicci dell’alta tensione, test sull’inquinamento nei quartieri a rischio come Marco Simone

Tralicci dell’alta tensione, test sull’inquinamento nei quartieri a rischio come Marco Simone

Test per verificare il livello di inquinamento elettromagnetico causato dalla presenza dei tralicci dell’alta tensione. E’ l’esito di un incontro tra una delegazione del Comune di Guidonia Montecelio e la società Terna che gestisce gli elettrodotti. A sollevare il problema – non da oggi – i cittadini di alcuni quartieri, la lente è soprattutto a Marco Simone, dove la presenza dei mastodonti a poca distanza dalle case crea non poche preoccupazioni. Il monitoraggio sarà effettuato in ogni zona interessata dalla presenza dell’alta potenza.

La super delegazione – Martedì 10 maggio si sono seduti intorno al tavolo la società e i rappresentanti del Palazzo, un gruppo nutrito visto che insieme all’assessore all’Urbanistica Massimo Cacciotti comparivano il consigliere comunale sempre forzista Andrea Mazza, la consulente per i rapporti istituzionali Maria Cosola e l’ingegnere Maurizio Neri che oggi non ha alcun incarico istituzionale ma nel primo mandato Rubeis è stato consigliere comunale.

La riunione con la società – Durante l’incontro sono state rappresentate le obiezioni delle associazioni di cittadini che “contestano i danni causati dai tralicci soprattutto sotto l’aspetto sanitario oltre che per quello estetico e paesaggistico – spiegano – ed è scaturita la consapevolezza nel dare le massime rassicurazioni alla popolazione. A questo proposito la società Terna si è resa disponibile a verificare la possibilità di condurre campagne di test con il Comune nelle zone più a rischio. Nelle prossime settimane saranno individuate le aree più significative che potranno così essere oggetto di monitoraggio e misurazione”. L’azione di controllo dovrebbe riguardare innanzitutto Marco Simone e Colleverde, tra valanghe di impegni in base a quanto trapela nel corso del vertice è stata toccata anche l’ipotesi di togliere i tralicci e interrare: eventualità scartata perché non porterebbe a una maggiore garanzia dal punto di vista sanitario. Senza considerare i costi dell’operazione (molto salati), punto che a quanto pare però nessuno ha toccato direttamente.

Il commento del consigliere Mazza – “Siamo molto contenti della disponibilità dimostrata dalla società e ci fa piacere che abbia a cuore la salute dei cittadini, ci hanno ricevuto cordialmente e agiremo insieme per le misurazioni”.

Il retroscena politico, l’accordo c’è e si vede – Una questione di non poca importanza quella dei tralicci, l’aspetto politico emerge dall’elenco dei nomi della delegazione. L’assessore Cacciotti con il consigliere di riferimento Mazza, a destare attenzione è la partecipazione di Maria Cosola, ex assessore proprio all’Urbanistica e del marito ingegnere Maurizio Neri che dal 2009 al 2014 è stato consigliere di sostegno al governo Rubeis. Non si è ricandidato per sostenere Marco Bertucci, e la moglie una volta vinte le elezioni del 2014 è andata a ricoprire il ruolo di assessore. Esperienza durata poco, l’intesa con il più votato dell’intero consiglio (oggi Bertucci è fuori perché si è dimesso) è finita alle ortiche, patto saltato. E’ rientrata qualche mese dopo perché voluta da Eligio Rubeis come consulente. La presenza di Cosola e Neri all’incontro su faccende molto sentite in zone di caldo interesse politico (come Marco Simone e Colleverde) consacra in veste ufficiale il nuovo asse politico che unisce Neri a Andrea Mazza. Un patto che consente al giovane consigliere di insidiare i competitor di centrodestra forti in quelle zone, o almeno è l’intenzione. geape.

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