Guidonia, scontro in Aula sulle commissioni. Valeri ai 5S: “Qui non è la Casaleggio e associati, siete incapaci di governare”

“Non mi aspettavo la prima ora di consiglio comunale su una discussione del genere”. Sono le 16 e 40, il microfono acceso è di Mario Proietti, biplanista del polo civico, guarda i colleghi con certo stupore nel pieno dello scontro sulle commissioni, sede di “ostruzionismo” per la maggioranza, diventate un “ring” a suon di insulti secondo la minoranza in un Comune trasformato – denuncia Mario Valeri – nella “filiale della Casaleggio e associati”.
A rompere il ghiaccio nei preliminari è Anna Checchi, la presidente della commissione urbanistica finita nell’occhio del ciclone per i casi Ferrucci e Cocchiarella, ribadisce di non aver mai invitato l’ex dirigente, poi è il turno del capogruppo del Pd Simone Guglielmo, replica sull’affaire urbanistica, quindi denuncia: “C’è gente che in commissione ha accusato i consiglieri di voto di scambio, la commissione è un luogo di confronto non di accusa”, e cita anche le parole che avrebbe detto la Checchi, apostrafondoli per gli “atteggiamenti schifosi”. Il collega Mario Lomuscio si rivolge al sindaco, “le istituzioni stanno tradendo i servizi essenziali a Guidonia, rifiuti, strade, ufficio condono, Collina del Sole senza illuminazione pubblica, quale è la vostra visione della città?”. La temperatura sale, la palla torna in maggioranza, il consigliere Claudio Caruso insiste sul caso Ferrucci e si rivolge al piddì: “Sbaglio o c’era qualcuno della vecchia amministrazione nella vostra campagna elettorale? Un assessore della Giunta Rubeis, perché non vi siete scandalizzati per quello?”, il riferimento è al ruolo dell’ex assessore Adriano Mazza nel secondo turno di Emanuele Di Silvio, l’ormai noto giallo del caricabatterie. Tant’è, la Checchi riprende parola, “Gugliemo parla di rispetto ma ieri ha occupato il tempo della commissione per scrivere una cosa a verbale tanto che poi ce ne siamo andati. Atteggiamenti fortemente ostruzionisti”. La minoranza però non è convinta, anzi. Arianna Cacioni di Fratelli d’Italia li consiglia, “è ora di iniziare a amministrare, non rispondete alle interrogazioni non potete trincerarvi dietro il passato”, Guglielmo a quel punto insiste sulla Checchi: “Noi abbiamo occupato i tempi della commissione? Come Pd volevamo avere risposte sull’ordinanza di chiusura di due giorni della scuola Collodi, invece di governare il processo amministrativo il sindaco ha deciso di sospendere le attività quando bastava una variazione di bilancio di mille euro”. In nuance blu-celeste si alza dalla maggioranza Alessandro Cocchiarella, “quello che state facendo oggi dimostra che monopolizzate il tempo come in commissione per interventi politici strumentali” e trascorre tutti i suoi minuti sul concetto, “grazie Cocchiarella” taglia corto il presidente Angelo Mortellaro. Le opposizioni non si arrendono, Giovanna Ammaturo di Noi con Salvini scandisce, “ho presentato 20 tra interrogazioni e mozioni e ho ricevuto una sola risposta”, a quel punto è la volta del pentastellato Claudio Zarro che non solo difende la maggioranza ma va giù pesante, “i lavori in commissione sono bloccati per l’arroganza e la strafottenza”, accuse “inaccettabili” per il democrat Lomuscio. Ma dalle opposizioni è Mario Valeri, lista Guidonia Domani del polo civico, a fare l’affondo: “Questa non è la filiale della Casaleggio e associati, è una sede politica. La maggioranza accusa la minoranza, impensabile. Se non era per l’opposizione non si sarebbe saputo nulla di quello che succede. Siete totalmente inoperosi, vi manca la resposabilità di governo. A ottobre c’è stato solo un consiglio comunale, non avete proposte. Ma non potete scaricare sulla minoranza la vostra incapacità”. E così si passa agli ordini del giorno. redpol.