Risorse pubbliche e fiducia “depredate”: inizia il processo al sistema Guidonia

Conferenze stampa rinviate in Comune, non c’è spazio per altro oggi che per il processo alla “mafia bianca” di Guidonia Montecelio. Questa mattina nel tribunale di Tivoli, inizia il dibattimento per politici, dirigenti, funzionari e imprenditori: sono dieci dei quindici arrestati ad aprile nell’ambito dell’operazione Ragnatela diretta dalla Procura, accusati a vario titolo di corruzione, peculato, falso e associazione per delinquere. Si tratta dell’ex vicesindaco Andrea Di Palma, del dirigente Gerardo Argentino, dell’ex segretaria comunale Rosa Mariani e dell’ex dirigente Gilberto Pucci l’unico presente al momento in aula insieme al dipendente Michele Maccaroni, e ancora di un funzionario e di professionisti e imprenditori. Avrebbero organizzato un sistema finalizzato a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione secondo gli interessi di gruppo: così la mafia bianca avrebbe depredato oltre che le risorse pubbliche anche la fiducia dei cittadini. Il Comune di Guidonia è parte civile nel processo, a rappresentare l’ente penserà l’avvocato Emiliano Fasulo. Cinque imputati invece hanno chiesto il patteggiamento, si tratta dell’ex consigliere di Forza Italia Alberto Morelli e dell’ex dirigente Angelo De Paolis, più tre imprenditori: si deciderà domani.