Quindici minuti di intervento, tutto a “braccio”, un velo di emozione, Mario Pozzi è il nuovo vicepresidente nazionale dei giovani di Fratelli d’Italia, l’inizio di un’altra fase del percorso politico che vede impegnato il 28enne di Guidonia Montecelio. “Il mio incarico è una rivoluzione del merito” dice incontrato ventiquattro ore dopo il sipario su Atreju alle Officine Farneto, racconta la manifestazione della destra italiana rassicurato dall’idea che dopo qualche anno di difficoltà Gioventù nazionale sia tornata a essere un motore per l’organizzazione dell’evento. Con loro, gli “over” non ci sono dispute o frizioni, “il rapporto con il partito è buono perché la classe dirigente a livello nazionale è la generazione di Atreju, i quarantenni, da Giorgia Meloni ci sentiamo pienamente rappresentati”. Entra nell’ufficio di presidenza della giovanile, dopo aver guidato il Lazio fino al passaggio di consegne con Federico Palla, sa cosa vuol dire rimboccarsi le maniche e dedicarsi – come si faceva una volta – alla militanza. Per questo è una “rivoluzione del merito, mi è stato riconosciuto il lavoro, ho girato l’Italia cercando di essere punto di riferimento, è un’elezione frutto dell’impegno di tre anni”. Disoccupazione giovanile, diritti delle giovani madri, autoimprenditorialità, start-up, lotta alla droga e alla mafia, tutela dell’ambiente, alcuni dei temi al centro dell’agenda dei ragazzi di destra, anche se Pozzi precisa che in una fase in cui cresce il distacco dalle istituzioni e la sfiducia nella politica “la sfida di Gioventù nazionale non è solo quella di rappresentare i giovani di destra ma chi è disinteressato alle condizioni disastrose della nostra società. Intendiamo raccogliere le istanze di destra e metterle in una piattaforma di governo: la nostra non è una battaglia di parte, ma dal basso verso l’alto”. Il momento a livello politico è cruciale, alla vigilia delle elezioni regionali e politiche, “alle amministrative lo abbiamo visto in maniera chiara, dove andiamo uniti si vince, in tutta Italia c’è un vento favorevole, speriamo che il centrodestra si presenti unito nel Lazio”. Con il nuovo incarico crescono anche gli impegni, ma non ci sarà alcun passo indietro a Guidonia Montecelio, “anzi come è stato fino a oggi sarò presente e in prima linea nelle battaglie per la nostra città”, d’altronde scherza dietro gli occhiali, “il primo amore non si scorda mai”.
Gea Petrini
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