Home città Guidonia Guidonia, l’assessore Russo: “Denunciate il malaffare senza paura”. L’appello nella città “dove tutto era possibile”

Guidonia, l’assessore Russo: “Denunciate il malaffare senza paura”. L’appello nella città “dove tutto era possibile”

Guidonia, l’assessore Russo: “Denunciate il malaffare senza paura”. L’appello nella città “dove tutto era possibile”

“Qui tutto era possibile”. Tra meno di un mese inizierà il processo alla “mafia bianca” di Guidonia Montecelio, il Comune sarà parte civile nel dibattimento che vede imputate quindici persone, tra politici, dirigenti e imprenditori. Lancia un appello vero e proprio l’assessore Davide Russo, che tra le varie deleghe tiene in mano anche quella alla legalità. Si rivolge ai cittadini: “Ripristinare la legalità è una battaglia di tutti, non bisogna avere paura e denunciare”.
A quanto pare ha scelto l’approccio forte in questi primi mesi di attività amministrativa a Guidonia, l’assessore classe ’73, origini siciliane, laureato a Roma in economia, con competenze varie ma non nuovo nel territorio della provincia, considerando la sfilza di progetti e consulenze nel campo delle politiche del lavoro che dal lontano 1996 colleziona in queste latitudini, da Palombara a Mentana, Roma Capitale inclusa. Dal 2015 al 2017 è collaboratore parlamentare del senatore cinque stelle Michele Giarrusso, e in questi ultimi due anni approfondisce i temi legati alla criminalità organizzata e alle infiltrazioni negli enti locali. E in effetti Guidonia Montecelio finisce nel suo curriculum, non per l’attività di assessore, ma prima, perché tra le principali attività accanto al parlamentare c’è anche l’acquisizione di documenti e informazioni sul comune di Sperlonga, di Guidonia, sui rifiuti tossici di Prato e così proseguendo fino a Mafia Capitale. Ma un conto è studiare da lontano e ben altro vivere, s’intende quando descrive “una città provata” dalla valanga di scandali giudiziari. Il “sistema”, la corruzione, le mazzette, “una situazione che ha provocato disgusto nei cittadini, sarà la magistratura ad accertare le responsabilità ma noi non ci tiriamo indietro”, dice Russo: “Hanno tolto la dignità alla città alimentano il concetto di malaffare e corruzione”. Ecco perché bisogna reagire, ecco perché il Comune si costituisce parte civile nel processo che inizierà a Tivoli il 18 ottobre. Le conseguenze sono fuori e dentro il Palazzo. Gli uffici sono semi bloccati – suggerisce – il clima è dei peggiori. “Abbiamo una struttura che ha paura ormai anche di firmare un atto, tantissimi dipendenti lavorano e ci credono nel voler cambiare le cose”. La salita non è finita: “Tanti cittadini stanno denunciando il malaffare di questi anni – dice l’assessore – noi diamo spazio alle loro istanze. Chi vuole denunciare è tutelato, a Guidonia Montecelio si sta risvegliando la voglia di cambiare. Lancio un appello ai cittadini: non deve essere la battaglia dell’amministrazione comunale, ma di tutti, ripristinare la legalità non è semplice ma non devono avere paura, io mi sto spendendo in prima persona per questo. Ora che giro per gli uffici del Comune e vedo le carte mi rendo conto che questo era un posto dove tutto era possibile, dove le regole non esistevano, si poteva costruire, si poteva speculare, ci si poteva appropriare di una piazza pubblica. Da qui partiamo, ed è un cambiamento culturale”.
Gea Petrini

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