Saranno i congressi cittadini del Partito democratico i protagonisti della stagione politica che verrà. Il rinnovo delle cariche locali dei dem fa già fibrillare i tavoli che si riuniscono da settimane sull’argomento legato a doppia mandata ad altri due: le elezioni politiche e quelle regionali. Un tour de force che mette in luce crepe più o meno profonde, che fino a questo momento non hanno portato bene. A Tivoli si gioca sicuramente una delle partite più interessanti sotto ogni punto di vista: il piddì ha perso più partite in città, prima con Gallotti poi con Proietti, e oltre ad avere un consigliere regionale, Marco Vincenzi, ha anche un deputato, Andrea Ferro, tutti e due in corsa per garantirsi il posto anche al secondo giro. Che i rapporti tra l’ex sindaco e il deputato, già segretario della Federazione dei Ds che fu, non siamo proprio idilliaci non è cosa sconosciuta. Le ruggini tra i due hanno avuto echi anche in terra guidoniana, dove alla fine il partito ha perso fragorosamente l’occasione di rompere la catena di sconfitte, cedendo la guida della città ai pentastellati. Oggi però l’aria, almeno dalle parti della Superba, potrebbe essere diversa. A fare squadra già da un po’ è lo stesso Vincenzi e un altro ex sindaco, Piero Ambrosi, che dopo anni di attriti pare abbiano trovato un centro di gravità permanente in grado di portare tutti al 2018. Sul piatto c’è – anche – il rinnovo delle cariche cittadine, su tutti la segreteria oggi in mano ad Alessandro Fontana. Il passo indietro da parte di uno dei maggiorenti del gruppo tiburtino, sarebbe proprio in favore degli ambrosiani, pronti ad uscire dalla posizione di minoranza mantenuta strenuamente in questi anni vissuti in direzione ostinata e contraria. Insomma si cede uno scettro per guadagnare la pace e i voti necessari per il rinnovo del parlamentino della Pisana, dove l’incertezza regna sovrana. Un cambiamento quasi epocale per la sede di via del Melangolo, praticamente monopolizzata in questi anni dai vincenziani. Nessuna rivoluzione in vista invece dalle parti del provinciale: in questo caso la rielezione di Rocco Maugliani pare essere scontata e automatica per mancanza di avversari. L’uomo della compagine ferriana manterrà il suo posto senza sforzo o quasi. A pensar bene, o male a seconda dei punti di vista, il mantenimento dello scettro potrebbe essere frutto di un accordo complessivo. Gli scacchi continuano a muoversi e l’election day si avvicina.
Anna Laura Consalvi
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