Home città Tivoli Calcio, Tivoli 1919 tra lacrime, striscioni e tifo appassionato non riesce l’ultima impresa

Calcio, Tivoli 1919 tra lacrime, striscioni e tifo appassionato non riesce l’ultima impresa

Calcio, Tivoli 1919 tra lacrime, striscioni e tifo appassionato non riesce l’ultima impresa

Alessandro Galastri

 

Peccato davvero. Un finale che sembrava perfetto domenica 8 maggio e che invece lascia parecchio amaro in bocca negli spogliatoi della Tivoli 1919, con la formazione di mister D’Aniello chiamata ad affrontare in casa il Real Campagnano, capolista del girone C di Prima Categoria con un punto di vantaggio sugli amarantoblu. Uno 0-0 finale che non rispecchia davvero i valori visti sul campo, con i padroni di casa che hanno avuto almeno cinque occasioni da gol contro una sola degli ospiti, giunti a Campo Ripoli con il solo scopo di ottenere il pareggio. Una superiorità abbastanza netta che però non si è tramutata nella gioia finale che tutti i tifosi tiburtini accorsi numerosi sugli spalti del glorioso campo sportivo attendevano.

tifo
L’attesa – La giornata è cominciata molto presto, con il corteo organizzato dagli ultras della Tivoli, ovvero la Crew 1919, la Santa Pirateria e Li Tiburtini, partito alle 9 dall’edicola di Schultz, storico tifoso tiburtino recentemente scomparso. Gli spalti di Campo Ripoli si sono ben presto riempiti di gente, con una presenza di almeno duemila persone tra spalti e parti superiori e inferiori dell’impianto sportivo. Spettacolare la coreografia organizzata dai tifosi all’ingresso delle squadre, con fumogeni amarantoblu e uno striscione gigante che inneggiava alla battaglia e ad onorare la maglia della città.

gioco ok
La gara – Solito schieramento per mister D’Aniello, il 4-2-3-1 con Grieco tra i pali, Di Somma, Maretto, Lanciano e Urbani a comporre la linea difensiva, Mazzei e Di Cesare davanti alla difesa, Faienza Fiore e Di Brango dietro all’unica punta Cavaliere. Da subito la squadra di casa ha avuto in mano il pallino del gioco costruendo un paio di occasioni davvero importanti, prima con una punizione di Cavaliere, deviata miracolosamente dal portiere ospite sulla traversa, e poi con Faienza, il migliore dei suoi quest’oggi, che dopo una serpentina in area di rigore ha calciato di prepotenza trovando un’altra risposta fenomenale dell’estremo difensore del Campagnano. Nella ripresa, l’unico brivido occorso alla retroguardia tiburtina, con una punizione potente su cui è bravissimo ad opporsi il portiere Grieco. Poi tanto possesso palla per la Tivoli, pericolosissima al 25’ del secondo tempo con un colpo di testa a botta sicura di Di Cesare, che da ottima posizione non riesce ad angolare e trova ancora una volta pronto il portiere avversario che devia in calcio d’angolo. Non bastano gli ingressi in campo nel finale di Marcellitti, Novelli e D’Arcangelo per scardinare una difesa arcigna come quella del Real Campagnano. A tempo scaduto e a recupero in corso, palla gol incredibile per Cavaliere, che davanti alla porta mette clamorosamente a lato, strozzando in gola il boato di tutto Campo Ripoli. Al fischio finale applausi per tutti i giocatori della Tivoli, alcuni di loro usciti in lacrime dal campo, autori di una stagione comunque da incorniciare, con un secondo posto che vale il salto di categoria in Promozione.
Il post partita – Grande delusi

one nelle parole del capitano, Damiano Lanciano, orgoglioso comunque della prestazione e dell’annata straordinaria di questa squadra. “Siamo delusi, c’è il rammarico di non aver vinto questa partita, anche se sul campo abbiamo dimostrato di non essere inferiori a loro, anzi. Soprattutto siamo dispiaciuti di non aver potuto regalare una grande gioia e una festa a questi splendidi tifosi, che ci seguono da inizio anno e che oggi ci hanno regalato delle emozioni uniche e infuso veri brividi nel cuore. Siamo comunque soddisfatti per questa splendida annata, culminata con la promozione, che vale ancora di più se si pensa che a inizio anno non avevamo neanche un campo fisso a disposizione per allenarci. Il segreto di questa squadra è rappresentato da un gruppo forte di amici e dall’allenatore D’Aniello, mister preparatissimo e grande conoscitore di calcio. Ai tifosi, che ringrazio perché simboleggiano il famoso dodicesimo uomo in campo, dico che lavoreremo in futuro per crescere ancora di più e per regalare a loro e a tutta la gente che ama la Tivoli 1919 categorie sempre più importanti”.

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